Distretto Socio-Assistenziale “A”

Il Distretto di Alatri-Anagni ha sede presso il Comune di Alatri – Piazza Caduti di Nassiriya – Piano 1° – Tel 0775/4478210, 0775/4478211, Fax 0775/4478209 –

e-mail: distrettosocioass@comune.alatri.it.

La Legge n. 328/00 intende assicurare alle persone ed alle famiglie un sistema integrato di interventi e servizi socio-assistenziali, la cui programmazione ed organizzazione compete agli Enti Locali, alle Regioni ed allo Stato. In applicazione dell’art. 8 – relativo alle funzioni delle Regioni – la Regione Lazio ha tracciato il proprio Piano socio-assistenziale regionale, in cui individua il Distretto Socio-sanitario quale contesto territoriale ottimale per l’attuazione della necessaria sinergia tra i Comuni e le Asl. Sulla base delle linee guida elaborate dalla Giunta Regionale, ognuno dei quattro Distretti Socio-assistenziali della Provincia di Frosinone ha adottato il proprio Piano di Zona (PdZ), definendo gli obiettivi e le priorità di intervento per macroaree tematiche.
Il Comune di Alatri – individuato quale Comune Capofila – e gli altri 14 Comuni che ricadono nel medesimo Distretto Socio-sanitario “A”: Acuto, Anagni, Collepardo, Filettino, Fiuggi, Guarcino, Paliano, Piglio, Serrone, Sgurgola, Trevi nel Lazio, Trivigliano, Torre Cajetani, Vico nel Lazio, hanno sottoscritto – assieme all’Amministrazione Provinciale ed all’Azienda Asl di Frosinone – un Accordo di Programma per la realizzazione di un sistema integrato di interventi socio-assistenziali dando il via, in tal modo, al Distretto Socio–assistenziale “A”.
Parte integrante del Distretto – oltre ai Comuni, la Asl e l’Amministrazione Provinciale – è il Terzo Settore, ovvero il Volontariato che affianca sia la programmazione sia la realizzazione dei servizi erogati.

Il Distretto “A” s’impegna nello sviluppo di reale cultura e collaborazione tra il “cittadino-utente” ed “il sistema dei servizi socio-assistenziali” garantendo trasparenza, dialogo, uguaglianza ed equità di trattamento nei confronti del cittadino ed agevolando la partecipazione ai servizi erogati.

Lo strumento operativo – definito dalla Legge n. 328/00 – è il Piano di Zona: esso ha il compito di definire gli obiettivi strategici e le priorità di intervento nonché gli strumenti, i mezzi e le professionalità necessari per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali.

Il Piano di Zona è uno strumento che consente di conoscere i bisogni del territorio e le priorità degli interventi socio-assistenziali, organizzare i servizi, gestire al meglio le risorse finanziarie, strumentali e professionali. Per la sua completa realizzazione è prevista la collaborazione attiva tra i Comuni del Distretto, la ASL del Distretto, l’Amministrazione Provinciale, le Associazioni di Volontariato e le ONLUS iscritte al terzo settore, le Associazioni Sindacali e di categoria.
Nel Comune di Alatri, Comune Capofila, ha sede l’Ufficio di Piano, che è l’organismo di collegamento tra i Comuni, la ASL e l’Amministrazione Provinciale e che coordina e verifica il lavoro di quanti, secondo le loro competenze, collaborano per la realizzazione dei servizi. Nello specifico, all’interno dell’Ufficio di Piano, operano sia il personale individuato dai Comuni, dalla Asl e dalla Provincia – che si occupa prevalentemente della programmazione dei servizi e dell’analisi degli obiettivi raggiunti – sia il Servizio Sociale Distrettuale – che si occupa prevalentemente del coordinamento dei servizi in attuazione e dell’organizzazione di quelli programmati.
Il Distretto gestisce direttamente, o da in gestione a Cooperative che hanno vinto la relativa gara di appalto, i Servizi Sociali Distrettuali. Essi sono attivi presso i Comuni del Distretto che ne hanno fatto richiesta o per alcuni, (servizi residenziali), sono state individuate delle sedi a disposizione di tutti gli abitanti del territorio distrettuale.

I servizi distrettuali si dividono in Aree:

Area 1: Interventi socio-assistenziali-educativi

  • l’Assistenza domiciliare: un aiuto ed un sostegno alle persone in condizione di temporanea o permanente difficoltà;
  • l’Assistenza domiciliare handicap grave “L. n. 162”: un aiuto ed un sostegno alle persone in condizione di permanente difficoltà, ai sensi della Legge n. 162/98;
  • Centro diurno Alzheimer: un aiuto ed un sostegno alle persone in difficoltà, a causa dell’Alzheimer;
  • Ludoteche ”Officina piccole e grandi imprese”: un adeguato sostegno alla famiglia, offrendo un sevizio educativo e ricreativo alle/ai bambine/i;
  • Telesoccorso/Telecontrollo: una centrale operativa, sempre a disposizione degli Utenti;
  • Affido e non solo: diffusione ed informazione sul tema dell’affido;
  • Corsi di lingua italiana per stranieri: un valido strumento per l’integrazione;
  • Bambino maltrattato e famiglie: per non sentirsi soli;
  • Buoni servizio: un servizio per favorire l’inserimento e la partecipazione sociale;
  • Progetto NAUTILUS: una unità territoriale integrata, per favorire l’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate.

Area 2: Segretariato sociale – ascolto

  • Sportello del cittadino – Punto INPS: l’informazione a portata di mano, per saperne sui servizi socio-assistenziali-sanitari-previdenziali;
  • Sportello ascolto Cittadini extracomunitari: uno sportello di consulenza ed informazione per stranieri;

Area 3: Servizi residenziali

  • Strutture residenziali per minori: un intervento per il minore e la famiglia in difficoltà;
  • Comunità alloggio per adulti disabili: una struttura familiare a sostegno delle persone con disabilità;

Area 4: Progettazione, organizzazione e supervisione dei progetti

  • Ufficio di Piano: un punto di incontro – un punto di snodo;
  • Servizio Sociale Professionale Distrettuale: una finestra aperta sul Distretto;
  • Osservatorio Sociale Distrettuale: il “caleidoscopio” del Distretto;

Area 5: Contributi straordinari

  • Contributi straordinari